ripreso da www.TP24.it
E’ spaccatura nella massoneria siciliana. Una divisione del genere non era mai avvenuta in precedenza. Il motivo? Due arresti per mafia avvenuti lo scorso luglio. Per la prima volta in Sicilia sembra porsi la questione mafia all’interno di una fratellanza.
A lasciare il Grande Oriente d’Italia sono stati un maestro venerabile e altri dieci fratelli della loggia “Giordano Bruno” di Termini Imerese che sono entrati in polemica con i vertici del GOI, colpevoli di non aver preso una posizione sugli arresti di due maestri venerabili, il funzionario regionale di Palermo Lucio Lutri a capo della loggia “Pensiero e azione” e Vito Lauria, figlio del boss di Cosa nostra, Giovanni Lauria e al vertice della loggia “Arnaldo da Brescia” di Licata. Continua a leggere