Collegio dei Maestri Venerabili del Veneto Euganeo del G:.O:.I:., alla presenza del G:.M:. Bisi, donano carrozzine agli ospedali.

MESTRE – Non è giusto che i massoni vengano additati e “perseguitati” come persone dedite alcarrozzine2 malaffare, specie da quegli incapaci e nullafacenti dei pentastellati che tanti guai stanno procurando alle industrie italiane, vedasi l’ex ILVA di Taranto tanto per fare un esempio, e non vengono invece portate all’attenzione degli italiani le buone azioni che realmente fanno: BENEFICENZA e tanto altro ancora. Certo, il G:.O:.I:. si può permettere di agire in grande stile perchè è una Obbedienza ricca, ma ci sono anche tante piccole Obbedienze, come gli Antichi Massoni, che non sono da meno pur non avendo grandi possibilità economiche.

Ora, però, vogliamo dare il giusto risalto al gesto spontaneo e disinteressato, per aiutare non solo i malati ma anche le istituzioni pubbliche, compiuto dal Collegio dei Maestri Venerabili del Veneto Euganeo, emanazione locale del Grande Oriente d’Italia (la più antica e numerosa Obbedienzacarrozzine-angelo-mestre-660x330 massonica del nostro Paese), che ha deciso di donare cinquanta carrozzine agli ospedali della regione. “Volevamo fare qualcosa di concreto – dichiara il presidente uscente del Collegio Giampietro Metidoro – La nostra iniziativa, pensata assieme a tutti Fratelli della Circoscrizione, vuole supportare l’attività della sanità locale fornendo uno strumento utile alla quotidianità della vita ospedaliera. Non sarà qualcosa che cambierà radicalmente l’attività dei presidi medici ospedalieri ma crediamo che possa trattarsi di un aiuto sia ad un’attività pubblica che alla salute dei malati. Il gesto – prosegue Metidoro – nasce in seguito ad un preciso ragionamento svolto tra i Maestri Venerabili del Veneto: volevamo fare qualcosa di concreto, di utile e che fornisse un chiaro sostegno alla comunità veneta. Per questo abbiamo scelto le carrozzine, recependo una necessità reale da parte degli ospedali”.

L’iniziativa, partita tempo addietro, si è concretizzata da poco più di un anno. Nel corso di questo periodo i massoni veneti hanno visitato diverse aziende ospedalierecarrozzine1 in tutto il Veneto consegnando le carrozzine che hanno trovato pronto impiego nei reparti, dal Pronto Soccorso alla Medicina. A Treviso un anno fa la consegna avvenne alla presenza diStefano Bisi, Gran Maestro dell’Ordine dal 2014. Nello scorso mese di ottobre i liberi muratori veneti hanno visitato Padova e l’Ospedale dell’Angelo a Mestre, portando con loro le carrozzine consegnandole ai responsabili delle strutture. Accolti con cordialità, hanno potuto riscontrare l’effettiva efficacia della donazione: le sedie infatti sono state subito redistribuite nei reparti secondo la necessità. “Sono terminati i periodi in cui noi massoni veneti ci nascondevano nelle catacombe per timore di ritorsioni – aggiunge Metidoro – Stiamo dimostrando con i fatti e non con le parole di essere cittadini come tutti, di voler contribuire nel nostro piccolo a migliorare la società civile e di essere disposti a contribuire al progresso dell’Umanità in maniera tangibile. Con donazioni, occasioni di incontro culturale, manifestazioni pubbliche e molto altro ancora. Siamo Uomini Liberi e di Buoni Costumi: non abbiamo nulla da nascondere né di cui vergognarci”.

Oggi, in chiusura del mandato 2016-2019, l’attuale Collegio ha completato la consegnacarrozzine4delle carrozzine all’ospedale di Verona. Per Metidoro si è trattato dell’ultimo atto ufficiale di un periodo di sei anni contraddistinto da moltissime iniziative a sfondo culturale. Sotto la sua guida i massoni veneti del GOI hanno fatto moltissimo, donando borse di studio, promuovendo incontri a sfondo culturale – un successo in particolare il “Venezia Esoterica”dell’ottobre 2017 all’Ateneo Veneto – e coinvolgendo la cittadinanza nella riscoperta del patrimonio culturale locale. “Acarrozzine3 giugno, in occasione del Solstizio – conclude Metidoro – il Comune di Padova ci ha consentito di riunirci nel Giardino Treves, per una Tornata rituale sotto il cielo stellato. Il giorno dopo abbiamo accompagnato i visitatori in un piccolo tesoro simbolico e botanico della città, riscoprendo un angolo a volte dimenticato ed illustrando le tracce lasciate da Giuseppe Jappelli, illustre massone dell’800, creatore del Pedrocchi e di tanti altri gioielli architettonici. A testimonianza che la Massoneria, in Veneto, ha sempre garantito una presenza costante anche se discreta”.

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